Una delle molte sfide incontrate dalle scuole internazionali di oggi è
capire come la tecnologia con la sua crescita esponenziale possa
integrarsi con gli sviluppi della pratica didattica migliorando il
rendimento degli studenti.
Come fa una scuola a decidere su quale tecnologia investire? Quali dovrebbero essere gli indicatori di successo?
L’imperativo è “ non fare cose vecchie con tecnologie nuove” , non investire in una tecnologia fine a se stessa ma consentire agli studenti un apprendimento dinamico , consentendo agli insegnanti di utilizzare una metodologia didattica più “creativa” e vicina al modo di comunicare dei giovani d’oggi migliorando al contempo il legame scuola-famiglia.
Se gli studenti non restano passivi nei confronti di ciò che gli viene
insegnato allora gli ambienti di apprendimento diventano più efficaci
non solo per imparare ma anche per sviluppare capacità di relazione tra
studenti e tra studenti ed insegnanti. La tecnologia è particolarmente indicata per sostenere le attività collaborative in cui i ragazzi devono indagare, analizzare e presentare le informazioni.
Presso la Scuola Internazionale di Bruxelles , ad esempio, con la
recente introduzione di una rete wireless, tablet PC per gli studenti e
gli insegnanti, i proiettori collegati in rete in modalità wireless e
workstation digitali, gli insegnanti hanno ora una potente piattaforma
didattica che li libera dalla “parte anteriore della stanza” e permette
loro di lavorare con gli studenti, individualmente o in gruppi.
Allo stesso modo, al The American International School di Rotterdam ,
dove dispongono di una rete wireless in tutta la scuola, i discenti
accedono al proprio ambiente di studio on line attraverso l’utilizzo di
computer portatili disponibili su carrelli mobili. Questo ha permesso
di creare un ambiente integrato dove sia studenti sia docenti migliorano
le proprie competenze.
Entrambe le scuole funzionano digitalmente attraverso l’uso di un “ambiente di apprendimento virtuale (VLE)”
che, tra le altre cose, consente agli insegnanti di inviare
assegnazioni, creare collegamenti a siti web desiderati o anche
somministrare i test on line. Gli studenti hanno accesso al VLE,
indipendentemente da dove si trovano. Essi possono essere nella
biblioteca della scuola, a casa o in viaggio con la famiglia, sono
sempre in grado di accedere al VLE, mantenendo il contatto con gli
insegnanti e gli aspetti del lavoro quotidiano della scuola.
In oltre lavorare on line e nel cloud fornisce un repository
per tutti i materiali relativi ad un corso e un luogo di incontro
virtuale per studenti e docenti attraverso i quali insegnanti e studenti
possono collaborare e comunicare.
Ci sono sfide uniche nel fornire istruzione in un ambiente ricco di
tecnologia, tuttavia, le scuole non possono permettersi di ignorare gli
evidenti benefici. Tecnologia e opportune pratiche di insegnamento
è la combinazione più efficace per la produzione di laureati
realmente internazionali, con le necessarie conoscenze accademiche e
disposizioni che li equipaggiano per l’istruzione superiore, il luogo di
lavoro, e il mondo in generale.
1 commento:
il problema è esattamente questo: “ non fare cose vecchie con tecnologie nuove”, adattamento "ecologico" della mente, dei singoli, dei sistemi nell'approccio alla stragrande maggioranza dei problemi. in termini di risorse, innovare costa. resto, pertanto, perplesso su tutte quelle iniziative "a costo zero". nella logica della condivisione, tu (più di tutti), io e tutti gli amici che partecipano alla discussione hanno investito risorse in quest'attività di confronto. ma credo che essa potrà diventare pratica allargata nella scuola solo in presenza di motivazioni/incentivi non soltanto culturali.
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